Zebina: "Gli scudetti revocati li sento miei. Rimasi in B e uscì dalla Nazionale"
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Zebina: “Gli scudetti revocati li sento miei. Rimasi in B e uscì dalla Nazionale”

Jonathan Zebina ripercorre la sua esperienza alla Juventus, dalla controversia Calciopoli alla Serie B

Jonathan Zebina, ex difensore della Juventus dal 2004 al 2010, ha condiviso le sue riflessioni in una intervista a Tuttosport toccando temi significativi del suo passato bianconero e analizzando la mentalità del club. Le sue dichiarazioni hanno spaziato dalla controversa vicenda di Calciopoli e gli scudetti revocati, alla sua scelta di rimanere in squadra durante il periodo in Serie B.

Gli scudetti revocati e la forza della squadra

Zebina ha ripercorso il periodo di Calciopoli, un argomento che, a suo dire, continua a generare discussioni. L’ex difensore ha espresso una ferma convinzione riguardo alla superiorità della Juventus di quel tempo, affermando che la squadra aveva conquistato sul campo ciò che le spettava. “Non finiremo mai di parlarne. La verità è che avevamo una squadra eccezionale e abbiamo vinto quello che dovevamo vincere. Purtroppo è andata così, ma quei trofei li sento miei. Parliamo di una delle Juve più forti della storia: c’erano campioni del mondo, di Europa, palloni d’oro…”, ha dichiarato Zebina, sottolineando la qualità e il valore di un gruppo composto da campioni di livello mondiale ed europeo, inclusi Palloni d’Oro.

La scelta di cuore in Serie B

Un altro momento cruciale della carriera di Zebina alla Juventus è stato il suo impegno durante la stagione in Serie B. L’ex difensore ha spiegato la sua decisione di rimanere, definendola una “scelta di cuore”, nonostante fosse consapevole delle implicazioni personali e professionali. “Stavo per entrare nella fase calante della mia carriera. Sapevo che saremmo risaliti subito in A, ma che a lungo andare non avrei fatto parte del progetto vista la mia età. È stata una scelta di cuore: non è facile accettare di giocare in B quando ti ritrovi nel massimo del tuo equilibrio psico-fisico. È chiaro che ti aspetti altre cose, anche perché giocando in B devi mettere in conto che, poco a poco, uscirai dal giro della Nazionale, come è effettivamente successo a me“, ha rivelato.