La storia recente tra Juventus e Sporting Lisbona si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo l’intenso confronto nei quarti di finale di Europa League del 13 aprile 2023, che vide i bianconeri prevalere con fatica, le due squadre si ritrovano ora sul palcoscenico più prestigioso: la Champions League. Un incrocio che promette scintille, con la Juventus alla ricerca di una svolta e lo Sporting determinato a consolidare la propria posizione, forte di un percorso europeo convincente e di talenti capaci di accendere la partita.
Il ritorno dello Sporting: un avvertimento per la Juventus
Il ricordo dell’ultimo scontro è ancora vivo: a Torino, la Juventus di Massimiliano Allegri superò lo Sporting grazie a una rete di Federico Gatti, con un Federico Chiesa scatenato sulla fascia sinistra e un Vlahovic prezioso in fase di sponda. Quella sera, anche un intervento decisivo di Perin su Pedro Gonçalves, subentrato a Szczesny per un malore, fu fondamentale per il risultato. Due anni e mezzo dopo, la musica cambia, ma non l’intensità della posta in gioco. Lo Sporting arriva all’Allianz Stadium con un cammino europeo che parla chiaro: due vittorie, un 4-1 contro il Kairat Almaty e un 2-1 sul Marsiglia di De Zerbi, e una sola sconfitta per 2-1 contro il Napoli. Questi risultati suonano come un campanello d’allarme per la Continassa, indicando una squadra guidata da Borges che gioca con libertà mentale, esprime un buon calcio e ha una spiccata propensione al gol. I lusitani, attualmente al secondo posto nel loro campionato, a un solo punto dal Benfica di Mourinho, sono pronti a dare battaglia per indirizzare la propria classifica anche in Champions.
Le incognite di Allegri e le assenze dello Sporting
A complicare ulteriormente i piani dello Sporting ci sono diverse assenze importanti. La squadra dovrà fare a meno di Debast, Daniel Bragança e Nuno Santos. Inoltre, l’esterno spagnolo Fresneda è in forte dubbio a causa di una distorsione alla caviglia subita in una partita precedente. La sua situazione sarà monitorata fino all’ultimo, ma dal Portogallo non filtra ottimismo sulla sua convocazione. In caso di forfait, il suo sostituto naturale nel 4-2-3-1 portoghese sarebbe Vagiannidis.
Hjulmand e i pericoli offensivi: gli occhi puntati sui talenti lusitani
Tra i protagonisti più attesi in campo ci sarà Hjulmand, un nome che in passato era stato accostato alla Juventus come obiettivo di mercato. Il centrocampista danese è ormai il leader carismatico e tecnico dello Sporting, un vero e proprio motore in mezzo al campo. La sua intensità, la grinta nel recuperare palloni e la capacità di leggere in anticipo le linee di passaggio lo rendono un avversario temibile, capace di erigere una vera e propria barricata davanti alla difesa. Ma non è solo Hjulmand a preoccupare la retroguardia bianconera. La formazione di Borges vanta una rosa ben costruita e ricca di qualità offensiva. Gli occhi saranno puntati anche su Pedro Gonçalves, che arriva a Torino con una grande voglia di riscatto e un bottino stagionale già impressionante di 8 gol e 6 assist. Al suo fianco, Luis Suarez, arrivato in estate dall’Almeria, ha già dimostrato il suo valore con 8 reti stagionali. Insieme, questi due attaccanti stanno riuscendo a far sbiadire il ricordo di un certo Gyokeres, dimostrando la profondità e la pericolosità dell’attacco lusitano.




