L’analisi di Walter Sabatini, ex direttore sportivo, offre una prospettiva autorevole sull’arrivo di Luciano Spalletti alla Juventus. Intervistato da Oggisportnotizie.it, Sabatini ha delineato il profilo del nuovo tecnico bianconero, sottolineando le sue qualità di leader e la sua capacità di incidere fin da subito sull’identità della squadra.
Il ruolo di Spalletti secondo Sabatini
Secondo Sabatini, Spalletti è prima di tutto un “condottiero”, una figura carismatica in grado di prendere in mano le redini di una squadra che, pur avendo visto il buon lavoro di Tudor, non era stata assistita dalla fortuna. Le prime uscite della Juventus sotto la nuova guida tecnica avrebbero già mostrato segnali incoraggianti, con “una prima visione di identità” che lascia presagire un futuro positivo. La convinzione di Sabatini è netta: l’allenatore toscano è destinato a fare “molto bene” a Torino. L’ex dirigente ha inoltre evidenziato una dote fondamentale degli grandi allenatori, che Spalletti possiede: la capacità di valorizzare il materiale umano a disposizione, mettendo tutti i giocatori nelle condizioni di rendere al meglio.
Adattabilità e la gestione di Koopmeiners
Un punto chiave dell’analisi di Sabatini riguarda la presunta compatibilità tra la rosa della Juventus e le idee di gioco di Spalletti. Per l’ex ds, il problema non si pone: sarà il tecnico ad adeguarsi alle caratteristiche dei giocatori a sua disposizione, e non il contrario. Questo principio si riflette, secondo Sabatini, nella gestione di Teun Koopmeiners. Nonostante il suo impiego in una posizione diversa da quella abituale, il giocatore olandese sembra trovarsi perfettamente a suo agio, come dimostrato dalla sua “buonissima partita” disputata, a conferma della capacità dell’allenatore di trovare la giusta collocazione tattica per i suoi uomini.




