Il 7 novembre si terrà un appuntamento cruciale per il futuro assetto della Juventus, con la convocazione dell’assemblea degli azionisti. L’evento segnerà l’inizio di una nuova fase per il club, caratterizzata da importanti cambiamenti ai vertici societari e dalla definizione di nuovi equilibri interni, con un focus particolare sul ruolo che l’azionista Tether intende ricoprire.
La nuova struttura dirigenziale con Comolli
Uno dei punti centrali dell’assemblea sarà la ridefinizione della struttura organizzativa del club. L’attuale direttore generale, Maurizio Scanavino, concluderà il suo mandato, lasciando il posto a Damien Comolli, destinato a diventare il nuovo amministratore delegato. Questa nomina conferirà al dirigente francese un ruolo di maggiore rilievo, con responsabilità estese a nuovi fronti operativi. Il cambiamento non si limiterà alla figura dell’AD: nei prossimi mesi, la società prevede di integrare nuove figure chiave per costruire la Juventus del futuro. Tra queste, spiccano i nomi di Peter Silverstone, designato come nuovo capo commerciale, e di Pier Donato Vercellone, che affiancherà il capo della comunicazione Riccardo Coli.
Le ambizioni di Tether nel consiglio di amministrazione
Un altro tema di grande interesse riguarda il rinnovamento del Consiglio di Amministrazione e le mosse di Tether, società che detiene l’11,5% delle azioni del club. Negli ultimi mesi, Tether ha manifestato chiaramente la volontà di assumere una posizione più influente all’interno della Juventus, come ribadito dal suo CEO, Paolo Ardoino. A testimonianza di queste intenzioni, la società ha presentato una propria lista di candidati per il CdA. Durante l’assemblea, a rappresentare gli interessi di Tether sarà Francesco Garino, visiting professor all’Università di Roma Tor Vergata. L’importanza di questo momento per il futuro bianconero è tale da aver spostato l’attenzione mediatica, come dimostra la decisione di non tenere la consueta conferenza stampa pre-partita.




