Un’analisi dettagliata, basata sulla moviola della Gazzetta, fa luce sugli episodi arbitrali che hanno caratterizzato la partita della Juventus. Diverse le situazioni di gioco che hanno richiesto l’attenzione del direttore di gara, coinvolgendo giocatori come McKennie, Yildiz e Vlahovic, con decisioni che hanno inciso sulla fluidità del gioco.
I casi del primo tempo: McKennie cade da solo
Nel corso della prima frazione di gioco, diversi sono stati i momenti analizzati. Al 19′, un duello in area ha visto protagonista Weston McKennie, franato a terra dopo un confronto con Ismajli. Secondo l’analisi, non ci sarebbe stato alcun contatto falloso, con il centrocampista americano che sarebbe caduto autonomamente. Corretta, quindi, la decisione dell’arbitro di lasciar proseguire. Pochi minuti dopo, al 26′, un altro contrasto ha coinvolto Kenan Yildiz e Pedersen, giudicato regolare dal direttore di gara. Al 36′, un intervento di Thuram su Simeone ha fatto discutere: nonostante il rischio di un’ammonizione, l’arbitro ha preferito non estrarre il cartellino, in linea con una gestione volta a favorire un gioco scorrevole. Infine, nel recupero, un’uscita aerea di Paleari su Vlahovic è stata valutata come un intervento pulito sul pallone, senza alcuna irregolarità.
Le decisioni della ripresa
Anche nel secondo tempo non sono mancati gli episodi da rivedere. Al 3′, Simeone è stato fermato in posizione di fuorigioco, una chiamata apparsa corretta. Al 20′, invece, un’azione è stata interrotta per un presunto fallo di Asllani su Yildiz, nonostante dalle immagini non sembrino esserci contatti. Una scelta che, secondo l’analisi, appare in controtendenza rispetto alla linea permissiva adottata nel primo tempo, come nel caso del mancato giallo a Thuram. Nel finale di gara, al 38′, un intervento di Coco su Locatelli è stato considerato regolare, poiché il tocco sul pallone ha preceduto il contatto con il centrocampista bianconero.




