La Juventus si prepara a una nuova fase gestionale con la nomina di Damien Comolli come amministratore delegato, un ruolo che si aggiunge alla sua già centrale posizione nell’area sportiva. La decisione, che sarà formalizzata nella giornata di martedì 11 novembre, segna un ulteriore passo nel processo di riorganizzazione del club, accentrando nelle mani del dirigente francese la guida strategica sia sul campo che sul piano economico-finanziario.
Una doppia eredità per un ruolo chiave
Il percorso di Comolli all’interno della società bianconera si arricchisce di una nuova e fondamentale responsabilità. Dopo aver assunto il controllo dell’area sportiva, prendendo di fatto il posto di Cristiano Giuntoli, ora succede a Maurizio Scanavino nella carica di amministratore delegato. Scanavino aveva assunto l’incarico nel gennaio 2023, in un momento di profonda trasformazione per la Juventus seguito alle dimissioni del precedente Consiglio di Amministrazione guidato da Andrea Agnelli.
Pieni poteri e nuove strategie: cosa cambia per la Juventus
Con la nomina ad amministratore delegato, i poteri di Damien Comolli si estendono a 360 gradi. Oltre a mantenere la gestione diretta delle questioni sportive, dal calciomercato alla guida tecnica, il dirigente francese assumerà anche la responsabilità dell’area economica e finanziaria. Diventa così la figura di riferimento unica, incaricata di tracciare le strategie future del club in ogni suo aspetto, secondo la visione affidatagli da Elkann. La nomina avverrà durante la prima riunione del nuovo CdA, nel corso della quale sarà anche approvato un aumento di capitale da 80 milioni di euro, a conferma della volontà di rafforzare la struttura societaria e finanziaria del club.




