Il 5 maggio 2002 rappresenta una delle pagine più amare nella storia dell’Inter, una data che Marco Materazzi, ex colonna della difesa nerazzurra, non ha mai dimenticato. In una recente intervista per il format “AperiTotti” di Betsson Sport, l’ex campione del mondo è tornato su quella giornata, culminata con lo scudetto vinto dalla Juventus.
Il più grande rimpianto
Marco Materazzi ha confessato che il suo più grande rimpianto sportivo è proprio lo scudetto sfumato nel 2002. “Lo baratterei con altri due o tre che ho vinto dopo”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza che quel titolo avrebbe avuto per un’Inter che non vinceva da tempo. Con grande onestà, l’ex difensore ha riconosciuto la caratura delle squadre avversarie di quella stagione, affermando: “Non eravamo i più forti, perché probabilmente la Juventus e anche la Roma avevano qualcosa in più”. Nonostante le difficoltà, tra cui gli infortuni di campioni come Ronaldo e Vieri, l’Inter arrivò a un passo dal traguardo, rendendo la delusione finale ancora più cocente.
Una ferita
Secondo Materazzi, quella profonda delusione servì da lezione e gettò le basi per i trionfi futuri. La sconfitta dell’Olimpico contro la Lazio divenne uno stimolo per il gruppo storico nerazzurro. “Dopo quella delusione, ci siamo chiesti se un’occasione del genere sarebbe mai tornata”, ha raccontato. La risposta arrivò anni dopo, con la conquista del Triplete nel 2010. Materazzi ha evidenziato come il nucleo di quella squadra del 2002, composto da lui, Zanetti, Cordoba e Toldo, fu lo stesso che si ritrovò a Madrid per alzare la Champions League.




