Paratici si racconta: "La squalifica? Provavo vergogna nel dovermi difendere"
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Paratici si racconta: “La squalifica? Provavo vergogna nel dovermi difendere”

L’ex ds della Juventus, Fabio Paratici, racconta la sua versione sulla vicenda giudiziaria, i retroscena del ciclo vincente e la situazione attuale del club.

Fabio Paratici, ex direttore sportivo della Juventus e oggi al Tottenham, ha concesso un’intervista esclusiva a Sky Sport Insider, ripercorrendo i suoi undici anni a Torino. Dalle aule di tribunale ai trionfi sul campo, il dirigente ha offerto la sua prospettiva su alcuni dei capitoli più discussi della storia recente del club.

La vicenda giudiziaria e la scelta del patteggiamento

Uno dei temi centrali dell’intervista, che puoi leggere integralmente su Sport.sky.it, è stata la vicenda giudiziaria che ha coinvolto la Juventus. Paratici ha confessato di aver vissuto la situazione con un senso di “vergogna” nel doversi difendere, poiché ha sempre sentito di non aver commesso alcun illecito. Ha sottolineato come la condanna non sia derivata da una valutazione “artificiale” dei calciatori, ma dall’applicazione di un principio contabile mai utilizzato prima, né dopo. Riguardo al patteggiamento, lo ha definito una “scelta responsabile”, necessaria per chiudere una vicenda durata quasi cinque anni che stava iniziando a condizionare le sue opportunità professionali nonostante la squalifica già scontata.

Il ciclo vincente e i ricordi indelebili

Paratici ha poi rivolto lo sguardo al passato, in particolare ai nove scudetti consecutivi. Ha descritto l’impresa come “incredibile” e “difficilmente ripetibile”, sottolineando l’eccezionale mentalità vincente che ha permesso alla squadra di rimanere in testa alla classifica per quasi 3500 giorni. Curiosamente ha ammesso che le sconfitte, come le finali di Champions League, gli sono rimaste più impresse delle vittorie. “Tutto quello che non si vince ti rimane nella testa”, ha confessato, descrivendo quelle delusioni come un “dolore fisico” che sente ancora oggi.

Uno sguardo sulla Juventus attuale

Interrogato sulle difficoltà della Juventus di oggi, Paratici ha preferito non esprimere giudizi. Ha ricordato quanto lo infastidisse, quando era a Torino, sentire commenti da parte di chi non conosceva la situazione dall’interno, astenendosi quindi dal dare consigli. Ha però commentato la scelta del nuovo allenatore, esprimendo il suo dispiacere per l’addio di Igor Tudor, a cui è molto legato, ma augurando a Luciano Spalletti, definito “un grandissimo allenatore”, tutto il successo possibile sulla panchina bianconera.