Il Consiglio d’Amministrazione della Juventus si rinnova con un nome di spicco dal mondo delle finanze digitali. Tether, azienda di primo piano nel settore delle criptovalute, fa il suo ingresso nella compagine societaria attraverso la figura di Francesco Garino. La società emittente di stablecoin detiene ora l’11,53% del capitale ordinario del club, con diritti di voto pari al 7,04%.
Chi è Tether, il nuovo partner bianconero
Tether si posiziona come la terza criptovaluta per capitalizzazione di mercato a livello globale, subito dopo colossi come Bitcoin ed Ethereum e superando altri nomi noti quali Ripple e Solana. La sua valutazione di mercato, che si avvicina ai 190 miliardi di dollari, testimonia il peso di USDt, la stablecoin che emette. Questo strumento finanziario digitale è caratterizzato da un rapporto di cambio fisso 1:1 con il dollaro statunitense ed è ampiamente utilizzato sulle piattaforme di scambio di criptovalute. A garanzia del valore per gli utenti, Tether dispone di un collaterale che include riserve diversificate, come titoli di stato, oro e bitcoin.
Il quadro normativo per le stablecoin
L’espansione delle stablecoin ha portato alla necessità di una regolamentazione. Negli Stati Uniti, l’amministrazione Trump ha introdotto il “Genius Act”, una legge volta a definire i contorni operativi e i limiti di questi strumenti finanziari, con l’obiettivo di garantirne la sicurezza per l’utilizzo su scala mondiale. Al contrario, in Europa non è ancora stata definita una normativa che consenta a banche o aziende di emettere proprie stablecoin ancorate al valore dell’Euro.


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