“I giocatori della Juve non devono essere presuntuosi, ma nemmeno subirne le pressioni, serve un po’ di sana follia”. Così Luciano Spalletti presenta la sfida tra la Juventus e la Fiorentina, in programma sabato alle 18 al Franchi. Il tecnico ha anche parlato di come ha lavorato con la squadra durante la sosta: “Non avevo molto giocatori a disposizione, ma ieri con tutto il gruppo e con il ritorno dei nazionali ho visto cose nuove. E alla Juve sono super organizzati, meglio di così non si può chiedere. Nonostante qualcuno avesse 10 ore di volo, ha voluto esserci in allenamento. Sono tutti a disposizione”.
Le parole di Spalletti
Così il tecnico toscano sui problemi in attacco: “Sulla scarsa vena degli attaccanti, il tecnico ha detto: “I numeri vanno utilizzati ma il vero lavoro è trovare una stabilità dove appoggiare la forza della squadra. Ai ragazzi ho detto che sono in linea con quanto pensavo di loro, quindi sono contento di aver trovato quanto speravo. Abbiamo tante cose e sono importanti”. Poi sul ruolo di Koopmeiners: “Se faccio un passo indietro, lui è stato molto bravo anche dove pensavo potesse avere difficoltà ovvero dove lo faceva giocare Gasp. Lui deve vedere la linea dei difensori. Dà un contributo anche dal punto di vista di esperienza e della personalità. Abbiamo recuperato Kelly e Cabal, quindi ci può essere la possibilità di vederlo a centrocampo“.
La sfida di Firenze
Così sulla sfida del Franchi: “Ci sono già stato, conosco bene Firenze. Accetterò qualsiasi situazione mi troverò davanti perché ci sono già stato, poi entrerò in campo da allenatore della Juventus dando il meglio. Ho sempre rispettato tutti, non ho debiti morali con nessuno e sono sereno. Mi aspetto una grande partita dai miei calciatori, sarà molto difficile per noi. Noi raccogliamo quello che produciamo all’interno delle partite: mi aspetto che facciano vedere che siamo gente da Juventus, professionisti da Juventus”.
Difesa a tre o quattro
Resta il dubbio sul modulo e di conseguenza sulla difesa: “Ne abbiamo accennato e dobbiamo valutare, ma ci vogliamo le componenti e il tempo per farlo. Allenamenti ne abbiamo sviluppati pochi e in questa ipotesi c’è la necessità di avere qualche difensore a disposizione, perché servono centrali e le alternative sono importanti”.
Nodo Yildiz
Nelle ultime settimane ha tenuto banco anche la questione rinnovo di Yildiz: “Non spetta a me parlare del tema del rinnovo: guardo e ascolto, ma se ne occupa la società. Yildiz per me è lo spacca-moduli, lo spacca-schemi, è quello della fucilata nella notte… Lui sa comportarsi da giocatore di squadra e ha i comportamenti da leader, per me è il massimo”.




