L’avvio di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus è caratterizzato da scelte forti e da un messaggio apparentemente chiaro alla dirigenza. Nelle sue prime due uscite ufficiali, contro la Cremonese in campionato e lo Sporting CP in Champions League, il tecnico ha mostrato di voler puntare sul nucleo storico della squadra, lasciando ai margini i nuovi volti del mercato estivo.
Un solo volto nuovo dal primo minuto
Analizzando le formazioni iniziali, emerge un dato significativo: su ventidue maglie da titolare disponibili, solo una è stata indossata da un recente acquisto. Si tratta del belga Lois Openda, schierato alle spalle di Vlahovic nella sfida dello Zini contro la Cremonese. Una scelta non replicata nell’esordio europeo, dove nessuno dei giocatori arrivati in estate ha trovato spazio nell’undici di partenza. Questa strategia suggerisce che Spalletti, in una fase delicata della stagione, preferisca affidarsi a giocatori di comprovata esperienza e già integrati negli schemi della squadra. L’allenatore sembra voler puntare su certezze consolidate per risollevare le sorti della squadra nel breve periodo, rimandando l’inserimento graduale dei nuovi innesti a quando la situazione sarà più stabile.




