Per il tecnico toscano non sarebbe una novità subentrare a stagione in corso, essendo questa una dinamica che ha caratterizzato diverse tappe della sua lunga carriera.
Spalletti dall’Empoli all’Udinese
Ad Empoli, gli fu affidata la panchina ad interim a otto giornate dalla conclusione del campionato di Serie C. Successivamente, nel marzo 2001, Spalletti fu chiamato dall’Udinese per sostituire Luigi De Canio. In quell’occasione, guidò i friulani per undici partite, registrando un bilancio di due vittorie, quattro pareggi e cinque sconfitte, che portò la squadra a chiudere la stagione in dodicesima posizione. L’anno seguente, un’altra esperienza da subentrante lo vide sulla panchina dell’Ancona, consolidando la sua familiarità con questo tipo di incarico.
La svolta a Roma
Una delle esperienze più significative di Spalletti come allenatore subentrante si è verificata nella sua seconda parentesi alla Roma. Nel gennaio della stagione 2015/2016, il tecnico toscano fu chiamato a rimpiazzare Rudi Garcia. Questo cambio si rivelò estremamente proficuo per i giallorossi. Nelle diciannove partite del girone di ritorno, la Roma sotto la guida di Spalletti ottenne quattordici vittorie, quattro pareggi e una sola sconfitta, proprio contro la Juventus. Nonostante un inizio con un solo punto nelle prime due giornate, il percorso successivo fu quasi impeccabile, culminato con quarantasei punti conquistati nel girone di ritorno, che permisero alla Roma di raggiungere il terzo posto in classifica.




