L’arrivo di un nuovo allenatore può trasformare radicalmente le dinamiche interne di una squadra di calcio. Ne ha parlato il mental coach Sandro Corapi, intervenuto a Radio Bianconera, che ha offerto una lettura psicologica di come un cambio in panchina influenzi la motivazione e la reattività dei giocatori, prendendo come spunto la situazione in casa Juventus.
Le gerarchie si azzerano, il carisma che rigenera
Secondo l’analisi di Corapi, l’arrivo di un nuovo tecnico ha il potere di rivitalizzare l’ambiente, principalmente perché resetta le gerarchie consolidate. Ogni membro della rosa, dal titolare alla riserva, si ritrova a dover dimostrare nuovamente il proprio valore. “Ogni calciatore è motivato a dimostrare il proprio valore, chi gioca vuole mantenere il posto”, ha sottolineato Corapi. In questo scenario, la figura dell’allenatore diventa centrale. Un leader carismatico come Luciano Spalletti, citato dal mental coach, può essere in grado di toccare le leve emotive giuste in pochissimo tempo, generando un’ondata di energia positiva fondamentale per puntare a prestazioni di alto livello.
Sognare in grande per riattivare corpo e mente
La chiave per riaccendere l’entusiasmo, secondo il mental coach, è la capacità del nuovo tecnico di far “sognare” i giocatori, prospettando traguardi ambiziosi. Quando i calciatori percepiscono la possibilità concreta di raggiungere obiettivi importanti, la loro motivazione si riattiva spontaneamente. Questo cambiamento non è solo psicologico, ma ha effetti diretti sulla performance fisica. “Emozioni motivanti cambiano anche il linguaggio e l’attenzione dei giocatori: automaticamente testa e muscoli rispondono meglio”, ha spiegato Corapi, notando come in campo si sia vista una Juventus con giocatori “molto reattivi”, un chiaro segnale che l’allenatore ha saputo toccare le corde giuste.
La gestione del gruppo e dei momenti difficili
Un altro aspetto cruciale evidenziato da Corapi riguarda la gestione dell’intero gruppo, inclusi quegli elementi che attraversano un periodo di difficoltà, come nel caso di David e Openda. È fondamentale che l’allenatore sappia coinvolgere ogni singolo giocatore, facendolo sentire parte integrante del progetto. Un atleta che si sente escluso o demotivato, infatti, può diventare un elemento di disturbo per l’equilibrio dello spogliatoio, poiché i compagni ne percepiscono lo stato d’animo. La vera abilità di un tecnico, conclude Corapi, risiede nel trovare la chiave giusta per ogni calciatore, costruendo un ambiente basato sul rispetto e sull’armonia, presupposti indispensabili per il successo collettivo.




