Jonathan Zebina, ex difensore che ha vestito la maglia della Juventus, ha recentemente condiviso le sue riflessioni su momenti cruciali della sua carriera, con un focus particolare sullo scandalo Calciopoli e sul suo rapporto professionale con l’allenatore Fabio Capello. Le sue dichiarazioni offrono uno sguardo approfondito sulla sua esperienza nel calcio italiano, toccando temi di lealtà sportiva, riconoscimenti sul campo e le sfide personali affrontate durante il suo percorso.
La prospettiva su Calciopoli e gli scudetti revocati
L’ex calciatore francese ha espresso una ferma convinzione riguardo ai titoli di campione d’Italia vinti dalla Juventus nelle stagioni 2004-2005 e 2005-2006, successivamente revocati a seguito delle vicende di Calciopoli. Zebina ha ribadito che, a suo avviso, quei successi appartengono di diritto alla squadra bianconera, poiché furono conquistati attraverso prestazioni dominanti sul campo. Ha sottolineato come la superiorità della Juventus fosse evidente e costante per tutta la durata di quei campionati, un fattore che, secondo la sua visione, rende inconfutabile il merito sportivo di quei trionfi. Questa posizione riflette un sentimento diffuso tra molti protagonisti di quella squadra, che ancora oggi rivendicano la legittimità delle vittorie ottenute sul terreno di gioco.
Il legame con Fabio Capello e le scelte di carriera
Un aspetto centrale delle dichiarazioni di Zebina riguarda il profondo legame con Fabio Capello, figura chiave nella sua carriera. L’ex difensore ha riconosciuto a Capello il merito di avergli concesso fiducia e di aver contribuito in modo significativo alla sua crescita professionale. La loro collaborazione ha portato a numerosi successi, sia durante il periodo trascorso insieme alla Roma che successivamente alla Juventus. Zebina ha anche rivelato un interessante retroscena post-Calciopoli, quando Capello avrebbe manifestato l’intenzione di portarlo con sé al Real Madrid, insieme a Fabio Cannavaro. Nonostante alcuni incontri preliminari, solo Cannavaro si unì al club spagnolo, lasciando Zebina a proseguire la sua avventura altrove. Questo episodio evidenzia la stima reciproca e il forte rapporto professionale che univa i due.
Il passaggio dalla Roma alla Juventus e le incomprensioni
Zebina ha affrontato anche il delicato tema del suo trasferimento dalla Roma alla Juventus, un passaggio che all’epoca generò polemiche e accuse di tradimento da parte di alcuni settori della tifoseria giallorossa. L’ex difensore ha chiarito la sua posizione, affermando che la sua esperienza nella capitale era giunta al termine e che la scelta di seguire Capello a Torino fu una decisione professionale e personale, non dettata da slealtà. Ha espresso il suo rammarico per le incomprensioni e le false narrazioni che circolarono sul suo conto a Roma, descrivendosi come una persona riservata e poco incline a frequentare ambienti mondani o a cercare l’approvazione esterna. Queste circostanze, a suo dire, contribuirono a creare un’immagine distorta di lui, culminata in un episodio doloroso che segnò la fine del suo percorso in giallorosso.




