In occasione del Match des Legendes, Zinedine Zidane ha aperto il cassetto dei ricordi, raccontando il suo legame indissolubile con la Juventus. L’ex fuoriclasse francese ha condiviso pensieri sul suo periodo a Torino, sottolineando come l’esperienza in bianconero abbia forgiato la sua mentalità e la sua carriera. Nelle sue parole, riportate dalla Gazzetta dello Sport, emerge un ritratto vivido del mondo Juve, tra aneddoti sull’Avvocato Agnelli e parole di stima per Marcello Lippi e Alessandro Del Piero.
L’impatto con la cultura del lavoro e la mentalità vincente
Zidane ha ricordato le difficoltà iniziali del suo percorso in Italia, un calcio molto diverso da quello a cui era abituato in Francia. ‘All’inizio faticavo perché non ero abituato ai ritmi di allenamento e ai carichi di lavoro’, ha spiegato, evidenziando come il suo talento sia emerso gradualmente grazie a un nuovo approccio. L’ambiente bianconero si è rivelato una scuola di vita e di sport, un luogo dove la vittoria non è un’opzione, ma un obbligo. Questa filosofia ha segnato profondamente il campione francese, che ha sottolineato la differenza con il calcio francese: ‘La Juve ti insegna che devi vincere a ogni costo. In Francia se perdevi una partita non succedeva niente, in Italia invece è diverso’. Un’impostazione che ha contribuito a renderlo il campione che tutti conoscono, con la convinzione che la squadra ‘tornerà grande’.
Il rapporto con Lippi e le telefonate dell’Avvocato
Un capitolo importante del suo racconto è dedicato a Marcello Lippi, definito uno degli allenatori più importanti della sua carriera. Zidane ha espresso profonda gratitudine per il tecnico di Viareggio, riconoscendogli il merito di averlo sempre sostenuto e di avergli trasmesso una cultura del lavoro fino a quel momento sconosciuta. ‘Marcello mi ha sempre difeso’, ha affermato Zidane, aggiungendo che Lippi ‘ha avuto il merito di cambiare la mia mentalità’. Un altro ricordo speciale è legato alla figura dell’Avvocato Gianni Agnelli, descritto come un ‘personaggio unico’. Le sue telefonate dopo le vittorie importanti, con i complimenti in francese prima di riattaccare, sono un aneddoto che dipinge il rapporto speciale tra il presidente e i suoi campioni.
L’elogio per Del Piero: ‘Un eroe straordinario’
Infine, non potevano mancare parole di ammirazione per il suo ex compagno di squadra, Alessandro Del Piero. Pur riconoscendo la presenza di tanti giocatori di altissimo livello nella Juventus di quegli anni, Zidane ha riservato un pensiero speciale per il numero 10. ‘Lui aveva qualcosa di diverso. Era straordinario’, ha dichiarato, definendolo un vero e proprio ‘eroe’ per la sua capacità di mantenere un livello altissimo per quasi due decenni.




