Allo Stadium, la Juventus ottiene un pareggio per 1-1 contro lo Sporting, il terzo nelle ultime quattro uscite. Nonostante un risultato che non permette di fare un balzo in classifica, la prestazione della squadra di Spalletti ha offerto segnali incoraggianti, soprattutto per l’atteggiamento e per le soluzioni offensive mostrate. La serata ha visto l’esordio della coppia Vlahovic-Yildiz dal primo minuto, con il serbo che ha firmato il gol del pareggio dopo il vantaggio portoghese.
Lo Sporting passa, Vlahovic la riprende
La partita si è accesa al 12’, quando lo Sporting ha trovato il vantaggio al termine di una manovra corale di pregevole fattura, conclusa da un tiro potente di Araujo. La Juventus ha accusato il colpo, rischiando di subire il raddoppio poco dopo su un’iniziativa di Trinçao, salvata da un intervento di Koopmeiners con l’aiuto della traversa. La reazione bianconera è stata veemente e ha portato la firma di Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo ha impegnato severamente il portiere Rui Silva in tre occasioni nel giro di pochi minuti, prima di trovare finalmente la via del gol al 35’. L’azione decisiva è nata da una brillante intuizione di Yildiz, che ha verticalizzato per Thuram, il quale ha fornito l’assist per il tocco vincente di Vlahovic che ha fissato il punteggio sull’1-1.
Segnali positivi per il futuro
Al di là del risultato, la partita ha fornito a Spalletti indicazioni preziose. La prima volta insieme di Vlahovic e Yildiz ha dato vivacità all’attacco, con i due giocatori costantemente cercati dai compagni e destinati a diventare un punto fermo della squadra. Nella ripresa, la Juventus ha provato a spingere per cercare la vittoria, creando alcune buone opportunità non sfruttate, in particolare da Thuram. Con il passare dei minuti, lo Sporting è riuscito a riorganizzarsi, gestendo meglio il possesso palla e limitando le offensive bianconere. Nonostante l’ennesimo pareggio, la sensazione è che la squadra sia viva e in crescita. L’atteggiamento combattivo e la qualità di alcune giocate lasciano pensare che la vittoria sia solo una questione di tempo, una conseguenza naturale del percorso intrapreso.




