Durante la sua partecipazione a “Viva El Futbol”, Montella ha condiviso le sue osservazioni sul percorso del club bianconero e, in particolare, ha espresso un’ammirazione verso Kenan Yildiz, suggerendo in quali parti del suo gioco dovrebbe migliorare.
Il talento precoce e la personalità di Yildiz
Montella ha rivelato di aver notato Yildiz già un anno e mezzo fa, quando il giocatore militava nell’Under 23: “Ho visto qualcosa di speciale in lui,” ha affermato il tecnico, sottolineando come il giovane, all’epoca diciottenne, lo avesse “stuzzicato” per la sua evidente forza. Il ct ha descritto Yildiz come un professionista esemplare, cresciuto in Germania, caratterizzato da precisione e dedizione: “Qualsiasi cosa gli si chieda di fare, la esegue” ha aggiunto Montella, evidenziando una mentalità orientata a diventare un campione di livello assoluto, un tratto che, a suo dire, “fa la differenza”.
L’impatto internazionale e le qualità in campo
La scelta di Yildiz di rappresentare la Turchia è stata un momento chiave. Montella ha ricordato un’amichevole tra Germania e Turchia, giocata in uno stadio gremito, dove decise di “pesare” il giovane, che non aveva ancora esordito da titolare con la Juventus: “Ha disputato una partita strepitosa, segnando un gol, è capace di eccellere nello stretto e nel lungo. Una maggiore qualità nella squadra potrebbe esaltare ulteriormente il suo potenziale”.
Montella e il “gol sporco”
Nonostante le lodi, Montella ha individuato un aspetto cruciale in cui Yildiz può ancora migliorare: la finalizzazione: “Gli manca un po’ l’attacco alla porta. Gli manca un po’ di cattiveria per fare i gol sporchi. Deve iniziare a fare anche quelli, valgono uno come quelli belli. Però si nota la crescita, riesce a leggere meglio la partita adesso”.




