Derby della Mole, la Juventus attende il Torino: un tabù che dura dal 1995
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Comotto sulla Juve: “Soffre l’intensità, per il Toro è tempo di rifarsi”

L’ex giocatore Gianluca Comotto analizza il derby della Mole: la Juventus, in transizione e vulnerabile al pressing, offre al Torino una chance storica per tornare a vincere dopo dieci anni.

In vista del derby della Mole, l’ex calciatore Gianluca Comotto ha condiviso la sua analisi sulla sfida tra Juventus e Torino, sottolineando come la squadra granata abbia una concreta possibilità di interrompere un digiuno di vittorie che dura dal 2015. In un’intervista esclusiva concessa a TorinoGranata.it, Comotto ha esaminato lo stato di forma di entrambe le squadre, evidenziando i potenziali punti deboli dei bianconeri.

Una Juventus in transizione e il fattore ritmo

Secondo l’ex difensore, la Juventus si presenta alla partita in una fase di transizione, segnata dal recente cambio di allenatore con l’arrivo di Spalletti. Sebbene i bianconeri arrivino da una vittoria con la Cremonese e da una partita di Champions League “ben giocata”, proprio quest’ultima potrebbe aver sottratto energie preziose. Comotto individua una chiave tattica precisa per mettere in difficoltà la Vecchia Signora: “La Juventus quando la squadra avversaria riesce ad andare a ritmi superiori, quindi mettendoci intensità, va in difficoltà”. A suo avviso, i bianconeri sono ancora alla ricerca di un equilibrio definitivo e soffrono quando vengono attaccati alti, suggerendo al Torino la strategia da adottare per provare a conquistare l’intera posta in palio.

Il divario si è ridotto: una chance storica per il Toro

Comotto, che ha disputato numerosi derby in carriera, traccia un paragone con il passato, evidenziando come le possibilità per il Torino siano ora più concrete. “Ai miei tempi, anche dando il 100%, non si riusciva a venirne a capo”, ha ricordato, “adesso è dal 2015 che il Torino non riesce a vincere un derby. Sono passati 10 anni, quindi è tempo di rifarsi”. L’ex giocatore ritiene che il divario tecnico e tattico con la Juventus, seppur esistente, non sia più un “abisso”. Il Torino, forte di un periodo positivo e di un equilibrio trovato con il modulo a tre, ha le carte in regola per giocarsela, specialmente nei duelli individuali sulle fasce. La sfida all’Allianz Stadium, dove l’ultima vittoria granata risale al 1995, rappresenta una difficoltà aggiuntiva ma anche uno stimolo per compiere un’impresa “ancora più storica”.