La sfida tra Fiorentina e Juventus è stata turbata da episodi di discriminazione razziale provenienti dagli spalti, che hanno avuto come bersaglio l’attaccante bianconero Dusan Vlahovic. L’intervento dell’arbitro Doveri è stato decisivo per gestire la situazione, applicando il protocollo previsto e richiamando i tifosi al rispetto, con la minaccia di sospendere la gara.
Cori razzisti verso Vlahovic
All’ottavo minuto di gioco, durante un’interruzione per un fallo a centrocampo su Locatelli, dalla curva Ferrovia, settore occupato dai tifosi viola a causa dei lavori nella curva Fiesole, si sono levati cori discriminatori con l’espressione “sei uno zingaro” rivolti a Vlahovic. L’arbitro Doveri ha immediatamente segnalato l’accaduto al quarto uomo, sollecitando la Fiorentina a trasmettere un messaggio tramite gli altoparlanti per far cessare i cori, pena la sospensione della partita. Nonostante il primo avviso, al quindicesimo minuto, mentre Vlahovic si preparava a battere un calcio di rigore poi revocato tramite on field review, i cori sono ripresi. A quel punto, il direttore di gara ha interrotto il gioco, ha radunato le due squadre a metà campo e ha fatto ripetere l’annuncio. Questa procedura rappresenta il secondo passo del protocollo anti-razzismo: al verificarsi di un terzo episodio, la partita sarebbe stata definitivamente sospesa.




