Bremer vede il Napoli: il rientro del brasiliano si avvicina
Home > Notizie > Interviste > Brambati senza filtri sulla Juventus: solo tre nomi ritenuti all’altezza del club

Brambati senza filtri sulla Juventus: solo tre nomi ritenuti all’altezza del club

L’ex calciatore offre un’analisi tagliente della Juventus: pochissimi giocatori e dirigenti sono considerati all’altezza del club. Una critica severa che non risparmia la rosa e la società attuale.

L’ex calciatore e procuratore Massimo Brambati ha offerto una disamina critica della situazione attuale in casa Juventus, intervenendo durante la trasmissione Fuori di Juve su Radio Bianconera. Secondo la sua analisi, l’ambiente bianconero difetta di figure, sia in campo che a livello dirigenziale, realmente degne del prestigio del club, indicando una carenza di qualità generale che ne limita le ambizioni.

Una rosa e una dirigenza non all’altezza

Nel corso del suo intervento, Brambati ha espresso un giudizio severo sull’attuale composizione della Juventus, salvando pochissimi elementi. “Tra questi metto Luciano [Spalletti], poi Bremer, Yildiz e mi fermo”, ha dichiarato, sottolineando come manchi la qualità necessaria per competere ai massimi livelli. La sua critica si estende anche alla dirigenza, ritenuta non all’altezza di quella che, solo poche stagioni fa, dominava il campionato. Secondo l’ex calciatore, la proprietà ha commesso degli errori e non sembrano esserci le basi per una ricostruzione solida, a differenza del periodo della presidenza di Andrea Agnelli. Brambati ha inoltre manifestato perplessità sul nuovo dirigente Comolli, che occupa una posizione precedentemente ricoperta da figure abituate a vincere. L’incostanza dei risultati, con vittorie di prestigio seguite da passi falsi contro squadre minori, è vista come un sintomo di questa mediocrità: “oggi ogni partita è una monetina lanciata in aria”.

Il futuro della panchina e le scelte di mercato

Brambati ha analizzato anche le prospettive per la guida tecnica, aprendo a un possibile ritorno di Antonio Conte: “Per me il cerchio prima o poi si chiuderà”. Tuttavia, ha espresso pieno sostegno a Luciano Spalletti, augurandogli una grande stagione e sperando che la società lo supporti sul mercato di gennaio per adeguare la rosa alle sue esigenze. Poi Brambati ha criticato la gestione di Tudor, ritenuto non all’altezza e autore di un comportamento inappropriato riguardo la sua partecipazione al Mondiale per Club. Secondo Brambati, la società avrebbe dovuto puntare su Spalletti già in precedenza per impostare il mercato con un tecnico di spessore.

Yildiz come punto da cui ripartire

Un focus particolare è stato dedicato a Yildiz, considerato uno dei pochi punti fermi da cui la Juventus dovrebbe ripartire. Brambati ha riconosciuto che le “sirene dall’estero” per un talento così giovane sono inevitabili, ma ha sottolineato la volontà del giocatore di rimanere in bianconero. In questo scenario, il ruolo dell’allenatore diventa fondamentale. “Serve un allenatore che gli stia vicino e gli faccia capire quanto sia importante rimanere, e Spalletti è uno così”, ha affermato Brambati, vedendo nel tecnico la figura ideale per costruire la Juventus del futuro e per valorizzare la crescita dei singoli giocatori, incluso lo stesso Yildiz.