La vittoria ottenuta contro il Cagliari ha dato respiro alla Juventus, ma non cancella un problema evidente emerso in questa prima fase del campionato: la difficoltà nel battere le squadre della parte bassa della classifica. Nonostante un andamento a rilento, la squadra guidata da Luciano Spalletti si trova a soli cinque punti dal primo posto, un distacco che alimenta i rimpianti per le occasioni mancate contro avversarie nettamente inferiori sulla carta.
I pareggi che costano caro
Analizzando il percorso dei bianconeri, spiccano i punti lasciati per strada contro formazioni in piena lotta per non retrocedere. Contro Verona e Fiorentina, che al momento occupano gli ultimi posti della classifica, la Juventus ha raccolto solamente due pareggi. Sia la trasferta di Verona, condizionata da alcuni episodi arbitrali ma caratterizzata da una prestazione incolore, sia la partita di Firenze hanno fruttato un solo punto ciascuna. A questi si aggiunge lo 0-0 nel derby casalingo contro un Torino che, dopo quella partita, ha incassato sette reti in due gare, confermandosi come la peggior difesa del campionato. Questi cinque punti persi contro squadre in grande difficoltà pesano enormemente sull’attuale classifica della Vecchia Signora.
Uno sguardo al futuro: dicembre è il mese della verità
Attualmente al settimo posto, alle spalle anche di Como e Bologna, la Juventus si prepara a un mese cruciale per il proprio destino. Il calendario di dicembre metterà i bianconeri di fronte a tre scontri diretti di alta classifica contro Napoli, Bologna e Roma, con le ultime due da giocare in trasferta. A chiudere il 2025 ci sarà poi la sfida esterna con il Pisa. Questi incontri diranno molto sulle reali ambizioni della squadra di Spalletti: un filotto di risultati positivi potrebbe rilanciarla sia in termini di classifica che di morale, mentre un bilancio negativo rischierebbe di ridimensionare definitivamente gli obiettivi stagionali. Il campionato è ancora lungo, ma per la Juventus è già tempo di scelte decisive.




