Le sensazioni negative avute da Dusan Vlahovic al momento dell’infortunio hanno trovato conferma negli esami strumentali. I controlli al J|Medical hanno evidenziato una lesione di alto grado della giunzione muscolo-tendinea dell’adduttore lungo di sinistra. Un problema serio che, dopo le prime valutazioni, sembra spingere l’attaccante serbo e lo staff medico verso una decisione ormai quasi definita.
Operazione quasi certa per evitare ricadute
Inizialmente l’attaccante serbo sembrava orientato verso la terapia conservativa, ma gli ultimi consulti hanno spostato l’ago della bilancia verso l’intervento chirurgico. Sebbene la Juventus non abbia ancora dato comunicazione ufficiale, l’ipotesi dell’operazione è diventata una quasi certezza. Questa scelta sarebbe dettata dalla volontà di garantire una ripresa completa e ridurre il rischio di future ricadute, un pericolo concreto con questo tipo di lesione muscolo-tendinea. La decisione definitiva è attesa tra mercoledì e giovedì, ma non si escludono ulteriori consulti specialistici.
Lungo stop: i possibili tempi di recupero
Indipendentemente dalla scelta finale, i tempi per rivedere Vlahovic in campo non saranno brevi. Le stime attuali parlano di uno stop di almeno tre mesi, ma alcune proiezioni più pessimistiche, come quella riportata da La Stampa, ipotizzano fino a cinque mesi di assenza. Una prognosi severa che mette a forte rischio il resto della sua stagione e che peserà in modo significativo sulle prossime partite della squadra.
I consigli di Milinkovic e le possibili destinazioni
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, Vlahovic, molto scoraggiato per l’infortunio, avrebbe cercato consiglio anche nel connazionale Sergej Milinkovic-Savic. Per l’eventuale intervento si stanno valutando due piste principali: una clinica specializzata in Svizzera oppure il Belgio, dove opera il professor Geert Declerq, lo stesso chirurgo che si è occupato dell’infortunio di Kevin De Bruyne.




