Heysel, la memoria arriva alla Camera: una legge per non dimenticare
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Heysel, la memoria arriva alla Camera: una legge per non dimenticare

La tragedia dell’Heysel commemorata alla Camera dei Deputati: al centro del dibattito una proposta di legge per istituire una giornata della memoria e ristabilire la verità storica sui fatti del 1985.

La tragedia dell’Heysel, una delle pagine più dolorose nella storia del calcio, è stata commemorata alla Camera dei Deputati. L’evento ha avuto l’obiettivo di mantenere vivo il ricordo delle 39 vittime del 29 maggio 1985 e di promuovere una cultura sportiva basata sul rispetto e la sicurezza. Al centro della discussione, la proposta di legge per istituire una giornata della memoria, un passo fondamentale per trasformare il dolore in un insegnamento per le generazioni future.

Ristabilire la verità e onorare le vittime

Durante l’incontro, moderato dal giornalista Emilio Targia, sono intervenute diverse personalità che hanno sottolineato l’importanza di una corretta narrazione storica. Il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha evidenziato come il calcio debba rimanere un momento di gioia e non trasformarsi in tragedia. Marco Osnato, presidente dello Juventus Club Parlamento, ha criticato la narrazione distorta che per anni ha messo in ombra le vittime e le gravi mancanze organizzative, concentrandosi solo sulla “coppa insanguinata”. Anche l’ex difensore della Juventus, Sergio Brio, presente quella notte a Bruxelles, ha ribadito come i giocatori fossero all’oscuro della reale entità della strage e che la partita fu disputata per motivi di ordine pubblico, al fine di evitare conseguenze ancora più gravi.

Una legge per educare attraverso il ricordo

Il fulcro dell’evento è stata la proposta di legge, presentata da Fabrizio Comba, per dedicare una giornata alla memoria dell’Heysel. L’iniziativa ha ricevuto il pieno sostegno del presidente della Juventus, Gianluca Ferrero, che ha ricordato l’impegno costante del club nel preservare la memoria, e di Andrea Lorentini, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime. L’approvazione della legge, attesa a breve, non sarà un punto di arrivo, ma l’inizio di un percorso. L’obiettivo è affiancare alla commemorazione una serie di attività educative e informative per sensibilizzare l’opinione pubblica, specialmente i più giovani, e fare in modo che il sacrificio di 39 persone non sia stato vano, distinguendo nettamente il tifo sano dalla violenza.