Hasa: "Juve casa mia, quante botte in Next Gen…"
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Hasa: “Juve casa mia, quante botte in Next Gen…”

Luis Hasa, ex talento bianconero, si racconta: “La Juventus è stata casa mia per 12 anni, un dispiacere andare via. La Next Gen? Un altro livello, ho preso tante botte”.

Luis Hasa, giovane talento cresciuto nel vivaio bianconero e oggi in forza alla Carrarese, ha condiviso le sue riflessioni sul suo lungo percorso alla Juventus in un’intervista esclusiva a Cronache di Spogliatoio. Le sue parole rivelano il forte legame con il club e le sfide affrontate nel passaggio al calcio professionistico.

Il salto dalla Primavera alla Next Gen

Hasa ha descritto la Juventus come “casa mia” per dodici anni, sottolineando il dispiacere provato al momento di lasciare il club. Una parte significativa del suo racconto si è concentrata sulla netta differenza tra il campionato Primavera e l’esperienza con la Next Gen. “Vi dico la verità: ho preso davvero tante botte”, ha confessato il giocatore, evidenziando il notevole cambiamento di livello. Il passaggio dal confrontarsi con coetanei a giocare contro adulti comporta un “bel salto”, soprattutto in termini di intensità e ritmo di gioco. “Più sali di livello, meno tempo hai per pensare”, ha spiegato Hasa. Ha poi concluso con una riflessione sul calcio italiano, dove a suo avviso si tende a dare maggior peso alla fisicità piuttosto che alla tecnica, pur mantenendo un pensiero ottimista: “Io dico che se uno è bravo prima o poi il suo momento arriva. Magari non oggi, ma arriva”.