In vista della partita tra Juventus e Roma, l’ex giocatore di entrambe le squadre, Zbigniew Boniek, ha condiviso le sue riflessioni in un’intervista a La Gazzetta dello Sport. L’analisi del polacco si è concentrata sullo stato di forma dei due club, sulle loro ambizioni e sul potenziale di alcuni giocatori chiave, offrendo una prospettiva critica ma costruttiva sulla squadra bianconera.
Una Juventus senza campioni
Secondo Boniek, la Juventus attuale, sotto la guida che lui attribuisce a Spalletti, pur mostrando una direzione precisa, non dispone di veri e propri fuoriclasse. L’unica eccezione, a suo dire, è il giovane Kenan Yildiz. “Lui può diventare un top assoluto, basta vedere come tocca il pallone, come lo accarezza“, ha affermato Boniek, indicando nel talento turco l’unico giocatore con le potenzialità per raggiungere un livello eccezionale. L’ex attaccante ha espresso un giudizio netto sul gioco della squadra: “Da inizio anno, però, non ho ancora mai visto giocare la Juventus davvero bene“, pur riconoscendola come un avversario sempre ostico da affrontare.
Obiettivo Champions
Riguardo le ambizioni stagionali, Boniek si è mostrato realista. A suo parere, squadre come Napoli, Milan e Inter appaiono più attrezzate per la vittoria finale. Per la Juventus, l’obiettivo concreto dovrebbe essere la qualificazione alla Champions League, lottando per le posizioni di vertice. “La Juventus invece ha giocatori forti, ma non dei campioni. L’importante però è lottare, poi magari puoi arrivare secondo o terzo. O anche quarto, il che vale la Champions“. Boniek ha anche toccato il suo legame con il club torinese, chiarendo la sua posizione rispetto a chi lo percepisce come un “nemico”. Ha sottolineato di aver sempre dato il massimo durante i suoi tre anni a Torino e di non aver mai pronunciato parole offensive nei confronti della società bianconera.
Il potenziale degli ex Dybala e Soulé
L’intervista ha offerto anche uno spunto di riflessione su due ex bianconeri, Paulo Dybala e Matías Soulé. Boniek ha elogiato la qualità indiscussa di Dybala, legandola però alla sua condizione fisica, e ha notato la crescita di Soulé, suggerendogli di ampliare il suo repertorio di giocate per valorizzare il suo “sinistro importante”. Secondo l’ex giocatore, i talenti di qualità possono sempre coesistere in campo, a patto che ci sia un equilibrio tattico e la partecipazione di tutti alla fase difensiva.


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