Nel pre-partita della sfida tra Juventus e Roma, l’ex capitano e attuale dirigente bianconero, Giorgio Chiellini, ha offerto ai microfoni di DAZN la sua prospettiva sul momento della squadra e sull’evoluzione del calcio. Le sue parole hanno incluso un importante elogio per Gleison Bremer, tornato a guidare la difesa dal primo minuto.
La fiducia in Bremer
Interrogato sul rientro del difensore brasiliano, Chiellini non ha usato mezzi termini per sottolineare la sua importanza per gli equilibri della squadra. “Quando lo vedo in campo, sono più tranquillo”, ha confessato il dirigente, esprimendo una sensazione che, a suo dire, è condivisa da tutto l’ambiente. Questa dichiarazione rafforza il ruolo di Bremer come pilastro della retroguardia juventina. Chiellini ha poi aggiunto che un giocatore con le sue caratteristiche “sarebbe un valore aggiunto per ogni squadra e lo è soprattutto per noi”, consacrandolo come un elemento imprescindibile per il progetto tecnico bianconero.
Una riflessione sul calcio che cambia
Oltre a soffermarsi sui singoli, Chiellini ha proposto un’analisi più ampia sull’evoluzione tattica del calcio contemporaneo. Secondo la sua visione, si è passati da un gioco prevalentemente posizionale a uno in cui a fare la differenza sono i duelli individuali. “Chi riesce a rompere i duelli con un dribbling o con una giocata sono quelli che decidono le partite”, ha spiegato, evidenziando come la capacità di creare superiorità numerica sia diventata cruciale. Ha anche notato il cambiamento radicale del ruolo del portiere, ormai “un giocatore di campo”, a testimonianza di una trasformazione profonda avvenuta in soli quattro o cinque anni.




