Vladimir Jugović, ex centrocampista di una Juventus vincente, ha offerto la sua prospettiva sulla squadra bianconera in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Il suo sguardo si posa su una realtà molto diversa da quella dei suoi tempi, con il club che ha visto alternarsi tre allenatori nel corso del 2025, analizzando il lavoro di Luciano Spalletti e le prospettive per il campionato.
L’elogio a Spalletti e la tradizione toscana
Secondo Jugović, la scelta di un allenatore toscano si inserisce in una tradizione positiva per la Juventus, citando gli esempi di successo di Massimiliano Allegri e, soprattutto, di Marcello Lippi, da lui definito “il migliore di tutti”. L’ex giocatore ha promosso il lavoro di Spalletti, sottolineando alcune mosse tattiche decisive. In un’intervista ha evidenziato come il tecnico abbia “rilanciato Koopmeiners in difesa, trovato la quadratura della squadra, sfruttato al meglio Yildiz”. Jugović ritiene inoltre che il rientro di Bremer possa rappresentare un ulteriore fattore di crescita per la squadra. Le recenti affermazioni contro Bologna e Roma vengono definite “da Juve”, a testimonianza del loro peso e della loro importanza nel percorso della squadra.
La mentalità vincente e la corsa allo scudetto
L’ex centrocampista ha poi posto l’accento sulla mentalità che da sempre contraddistingue l’ambiente juventino, dove la vittoria è l’unico risultato che conta. “Ai miei tempi non si digerivano nemmeno i pareggi”, ha ricordato, evidenziando come la pressione per ottenere i tre punti sia una costante. Nonostante i segnali di ripresa e un percorso in crescita, Jugović ha concluso la sua analisi mantenendo un punto di vista cauto sulla lotta per il titolo. Pur riconoscendo che nel lungo percorso del campionato “tutto può cambiare in fretta”, al momento la sua valutazione è chiara: “vedo ancora favorito il Napoli”.




