Juve brutta e vincente a Pisa, la scossa arriva da Zhegrova
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Zazzaroni sulla Juve: decisivo Zhegrova, ma il livello non è da scudetto

L’analisi di Ivan Zazzaroni sulla Juventus: una sostituzione ha cambiato la partita contro il Pisa, ma la squadra non è ancora al livello di Inter e Napoli per la lotta al vertice.

Ivan Zazzaroni, dalle pagine del Corriere dello Sport, ha offerto una lettura critica della prestazione della Juventus contro il Pisa. Secondo il giornalista, la svolta della partita è arrivata solo dopo un’ora di gioco sostanzialmente vuoto, grazie a un cambio che ha rotto l’equilibrio. L’analisi si estende poi alle prospettive dei bianconeri in campionato, delineando un quadro chiaro sulle reali ambizioni della squadra.

La mossa che ha cambiato la partita

Secondo Zazzaroni, l’incontro ha vissuto una fase di stallo per circa sessanta minuti. La chiave di volta è stata la sostituzione che ha visto l’ingresso in campo di David e, in particolare, di Zhegrova al posto di Openda e Locatelli. L’esterno kosovaro, secondo il commento, ha immediatamente inciso sul match, assumendo un ruolo solitamente affidato a Conceicao. Con le sue accelerazioni, la sua abilità nell’uno contro uno e la capacità di crossare, Zhegrova è riuscito a spaccare la partita, creando le difficoltà che hanno portato al successo della Juventus. Zazzaroni ha anche elogiato la prestazione del Pisa, sottolineandone la preparazione fisica, lo spirito di sacrificio e l’attenzione tattica, nonostante una qualità tecnica inferiore. L’impegno della squadra di Gilardino ha prodotto occasioni importanti, come una traversa e un palo, che però non si sono concretizzate in gol.

Le ambizioni della Juventus in campionato

Nonostante la vittoria, Zazzaroni ribadisce una sua convinzione: la Juventus attuale non possiede la stessa qualità di Inter e Napoli. A suo avviso, la squadra bianconera non è attrezzata per competere per lo scudetto. Le sue reali possibilità, secondo l’analisi, la vedono in lizza per il terzo posto, in una battaglia che coinvolge anche Milan e Roma. Il giornalista aggiunge una nota sul mercato, suggerendo che la competitività per le posizioni di vertice potrebbe essere influenzata dall’arrivo di “uno o due attaccanti svegli” per squadre come quella di Gasperini, evidenziando come i rinforzi possano alterare gli equilibri nella corsa a un posto in Champions League.