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“La miglior Juve”. Zoff, Agnelli e le stelle dopo la vittoria di Pisa 1988

Un’eco dal 1988: le parole di Zoff, Laudrup e dell’Avvocato Agnelli dopo un netto 4-1 a Pisa. Uno spaccato della Juventus di fine anni ’80 tra certezze e dualismi.

Il 4 dicembre 1988 la Juventus guidata da Dino Zoff ottenne una brillante vittoria per 4-1 sul campo del Pisa. Quella partita, al di là del risultato, divenne un’occasione per raccogliere le voci e gli umori di una squadra in piena evoluzione, nel corso di una stagione interlocutoria ma ricca di spunti. Le dichiarazioni dei protagonisti, dall’allenatore ai giocatori fino alla dirigenza, offrirono uno spaccato significativo delle dinamiche interne e delle ambizioni del club in quel periodo.

Zoff e il “piacevole” dilemma dell’abbondanza

Al termine della gara, l’allenatore Dino Zoff si trovò a commentare non solo la prestazione convincente, ma anche le complessità legate alla gestione di una rosa ricca di talento. Il tecnico sottolineò come la squadra avesse imparato a “ragionare di più”, superando la frenesia di inizio stagione. Questa maturità tattica, tuttavia, rendeva le scelte di formazione sempre più ardue. Le eccellenti prestazioni di riserve di lusso come Massimo Mauro, che si dichiarava pronto a “fare meraviglie” ogni volta che veniva chiamato in causa, creavano un piacevole grattacapo per Zoff. La sua gestione mirava a trovare un equilibrio in un gruppo dove la competizione era alta, cercando di valorizzare ogni elemento senza poter, per ovvie ragioni regolamentari, schierare tutti i talenti a disposizione contemporaneamente.

Le parole dei campioni: tra orgoglio e umiltà

Anche i giocatori espressero la loro soddisfazione. Michael Laudrup definì quella vista a Pisa come “la miglior Juve della stagione”, sottolineando come la squadra avesse saputo creare la propria fortuna andando in vantaggio nei primi minuti. L’attaccante danese respinse l’idea che il resto della partita fosse stato facile, rivendicando i meriti di un gruppo capace di imporre il proprio gioco. Sulla stessa linea, ma con toni più umili, si espresse Antonio Cabrini, che mise la sua esperienza al servizio della squadra con l’obiettivo di essere d’esempio per i più giovani. Alessandro “Spillo” Altobelli, autore di un gol spettacolare, manifestò tutta la sua gioia per una prodezza balistica che sentiva nelle sue corde da sempre, un marchio di fabbrica che lo accompagnava fin da ragazzo.

La visita a sorpresa e il sigillo dell’Avvocato

A rendere quella giornata ancora più memorabile fu l’inattesa presenza in tribuna di Gianni Agnelli. La sua decisione di seguire la squadra in trasferta, un evento non comune, colse tutti di sorpresa. L’Avvocato si godette lo spettacolo e, dopo il meraviglioso gol di Altobelli, espresse il suo compiacimento per una Juventus che, a suo dire, “andava già bene così”. Le sue parole, unite a una reazione di pura felicità al momento della rete, rappresentarono un’importante investitura per la squadra e per il lavoro di Zoff. La sua rapida partenza dopo aver manifestato il suo apprezzamento lasciò un segno tangibile del suo occhio vigile e della sua passione per i colori bianconeri.