L’annuncio del ritiro di Miralem Pjanic dal calcio giocato riporta alla mente uno dei trasferimenti più discussi degli ultimi anni, il suo passaggio dalla Roma alla Juventus. Un trasferimento che segnò un’epoca e che provocò reazioni forti, come quella, rimasta celebre, del suo ex compagno di squadra e amico Radja Nainggolan.
La battuta e l’affetto fraterno di Nainggolan
Il passaggio di Pjanic in bianconero nell’estate del 2016 non lasciò indifferente l’ambiente giallorosso, e in particolare Nainggolan. Il centrocampista belga, noto per il suo carattere schietto, si lasciò andare a una battuta che fece il giro del web: “Se Pjanic firma per la Juve non gli parlo più”. Una frase pronunciata tra il serio e il faceto, che nascondeva però la delusione per la partenza di un giocatore chiave. Tuttavia, lo stesso Nainggolan chiarì in seguito la sua posizione, dimostrando grande affetto per il bosniaco. “Per me è come un fratello e gli auguro il meglio”, affermò, accettando la scelta del collega. “Continuerò a volergli bene, ma purtroppo nel calcio questi episodi capitano”. Parole che testimoniavano un legame forte, al di là delle rivalità tra club.
L’avventura di Pjanic alla Juventus
Nei suoi anni a Torino, Pjanic ha vissuto un periodo ricco di successi, sebbene il suo impatto possa essere considerato diverso rispetto a quello avuto nella capitale. Con la maglia della Juventus ha disputato 178 partite, mettendo a segno 22 gol, numeri leggermente inferiori alle 185 presenze e 30 reti collezionate in cinque anni con la Roma. La sua esperienza in bianconero si è conclusa nell’estate del 2020, quando è stato coinvolto in un’operazione di mercato con il Barcellona che ha portato Arthur a Torino. Un affare complesso, spinto da logiche di bilancio, che a posteriori non si è rivelato vantaggioso per nessuno dei due club coinvolti.




