Juventus in calo, l'analisi di Spalletti tra fragilità e fiducia
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Spalletti: “Bello sentire la vicinanza degli Elkann. Bremer? Andiamoci piano”

Il tecnico bianconero ha presentato in conferenza la sfida di domenica alle 20.45 contro il Bologna.

La Juventus si prepara a sfidare il Bologna al Dall’Ara. Alla vigilia della partita, l’allenatore bianconero Luciano Spalletti ha presentato la partita in conferenza stampa: “È stato un grande piacere sentire le parole, la forza e la presenza di John Elkann e della famiglia: sta a noi, ora, dare sostanza e concretezza a questa passione, onorando il passato e costruendo un futuro migliore. Ogni tanto mi invia quelli che sono i suoi pensieri. Nel messaggio di oggi guarda al futuro, un pensiero che dobbiamo avere anche noi: quando fai parte di un club di questo livello, il tuo obiettivo è sempre il massimo del realizzabile».

La sfida al Bologna

Così il tecnico sulla sfida con il Bologna “Prima di tutto bisogna complimentarsi con chi ha costruito il Bologna e con chi lo allena perchè stanno mostrando grande qualità. È un gruppo che in campo vuole imporre il proprio gioco. Ti indirizzano in spazi scelti da loro: per riuscire a metterli in difficoltà bisogna superare questi recinti, dobbiamo essere più forti e più abili di loro, per evitare che diventi una serata complicata. La personalità è un elemento fondamentale nel calcio: prima ce l’aveva chi rischiava la giocata, ora, invece, deve portarti ad accettare la partita a tutto campo, per portare la sfida dove è più comodo per noi. Dobbiamo compiere dei passi in avanti nella continuità e attaccare lo spazio per tutta la gara: per giocare una partita da campioni bisogna stare dentro il cuore della squadra per novanta minuti, sempre vicini al pallone. Mi rivedo in Italiano? Ho quaranta anni di più, mi piacerebbe non poco (ride). È un allenatore capace, uno dei più forti che ci sono in Italia: ho detto a diverse squadre di prenderlo in panchina, apprezzo tanto il suo lavoro“.

La squadra e i singoli

Poi un passaggio su squadra e singoli: “Nessuno mi convincerà che questi calciatori non siano bravi: sono convinto che questi limiti riusciremo a superarli. Ho accettato questo ruolo perché ci credo, faccio da anni questo lavoro e so che non è semplice: sono ossessionato dall’idea di potere modificare e migliorare questo gruppo, vedo ragazzi interessati e disponibili e per questo dialogo sempre con loro per trovare la chiave giusta.

Rugani è già utilizzabile, anche se in maniera ridotta e, dunque, non per tutta la durata della gara. 

Per quanto riguarda Bremer, invece, ha bisogno di ancora un po’ di tempo. La sua disponibilità è enorme, ma vista l’entità del suo infortunio vogliamo andarci cauti per non metterlo in difficoltà. 

Conceicao deve cercare di essere più determinato in fase offensiva perché ha uno spunto micidiale grazie alla sua velocità. È consapevole che deve crescere in ogni aspetto, ma lui dimostra sempre grande disponibilità e per questo sappiamo di essere sulla buona strada“.