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Aleesami avverte la Juventus: “Ha dei punti deboli. Noi abbiamo profili internazionali”

Haitam Aleesami, difensore del Bodø/Glimt, analizza la mentalità del calcio norvegese in vista della sfida con la Juventus, sottolineando un approccio diverso rispetto a quello italiano. Leggi alcuni passaggi della sua intervista a Tuttosport.

In vista della sfida di Champions League, le parole di Haitam Aleesami, difensore del Bodø/Glimt ed ex conoscenza del calcio italiano, offrono un interessante spunto di riflessione sulla mentalità che la Juventus si troverà ad affrontare. In un’intervista concessa a Tuttosport, il giocatore norvegese ha analizzato la partita e delineato una profonda differenza culturale e calcistica tra il suo paese e l’Italia. Un fattore che potrebbe rivelarsi cruciale sul campo.

La partita

Aleesami, che ha giocato a Palermo tra il 2016 e il 2019, ha sottolineato quali sono i giocatori a cui la Juventus dovrebbe prestare attenzione: “Sjovold e Bjorkan, i nostri due laterali difensivi. Ma anche il nostro play Berg: ormai sono profili internazionali”. Poi il difensore del Bodø/Glimt ha espresso preoccupazione per alcuni giocatori bianconeri: “Abbiamo visto le partite contro Toro e Cremonese. Hanno ancora dei punti deboli, ma il loro modo di stare in campo per noi sarà un’incognita. Li scopriremo. Speriamo di poter contenere giocatori come Yildiz e Conceiçao”.

Prestazione contro risultato: la filosofia norvegese

Il cuore del messaggio di Aleesami risiede in una precisa filosofia di gioco. “Noi siamo ossessionati dalla prestazione”, ha dichiarato il difensore, spiegando come l’approccio della sua squadra e, più in generale, del calcio norvegese sia focalizzato sulla strategia, sul modo di vincere e sul miglioramento continuo delle performance. Un avvertimento neanche troppo velato a un calcio, quello italiano, che secondo Aleesami è invece ancorato a un unico dogma: “Voi pensate solo al risultato, non vi schiodate da questo”. Questa mentalità, incentrata sulla qualità del gioco prima ancora che sul punteggio finale, rappresenta la vera sfida che attende i bianconeri.

L’analisi sulla nazionale come specchio

Per avvalorare la sua tesi, Aleesami ha analizzato la recente partita tra Norvegia e Italia, terminata 4-1 per i nordici. Secondo il giocatore, la differenza non è stata solo tattica, ma legata alle caratteristiche dei singoli. “Noi abbiamo un killer d’area come Haaland, ma anche gente come Nusa e Bobb”, ha sottolineato, evidenziando come nel calcio italiano manchino giocatori capaci di saltare l’uomo. Ha inoltre notato una certa stanchezza e una mancanza di intensità tra gli Azzurri a Oslo, elementi che, uniti a una diversa cultura sportiva, hanno contribuito a determinare l’esito dell’incontro. Un’analisi che la Juventus dovrà tenere in considerazione per preparare al meglio la partita contro un avversario che fa della qualità della prestazione la sua arma principale.