C’era grande attesa all’Allianz Stadium per il debutto dal primo minuto di Edon Zhegrova. Schierato titolare contro il Pafos a quasi un anno di distanza dall’ultima volta (14 dicembre 2024, con il Lille), a causa di una pubalgia che ne aveva frenato l’impiego, l’ala kosovara non è riuscita a ripagare la fiducia di Spalletti. L’esperimento del tecnico bianconero non ha dato i frutti sperati, portando a un cambio già durante l’intervallo.
Attese deluse
Le aspettative dei 40 mila tifosi presenti e dello staff tecnico erano alte, alimentate dalle impressionanti qualità tecniche mostrate da Zhegrova in brevi spezzoni di partita. La sua abilità nel dribbling e l’intesa già collaudata con Jonathan David ai tempi del Lille, lasciavano presagire una serata da protagonista. Tuttavia, dopo una serpentina promettente nei primi minuti, il giocatore si è progressivamente spento. Posizionato troppo largo sulla fascia destra, è apparso poco incisivo nell’uno contro uno e non è quasi mai riuscito a superare la linea difensiva avversaria.
La mossa di Spalletti: entra Conceiçao
Di fronte a una prestazione opaca, Luciano Spalletti ha deciso di intervenire all’intervallo, sostituendo Zhegrova con Francisco Conceiçao. La scelta si è rivelata azzeccata: il portoghese ha immediatamente dato una scossa alla manovra offensiva della Juventus. Con la sua imprevedibilità e la sua vivacità, Conceiçao è diventato in soli 45 minuti il giocatore più pericoloso della squadra, cambiando il volto della partita e dimostrando di poter essere una risorsa fondamentale per dare più dinamismo all’attacco.




