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Cessione Juventus: Exor fissa il valore e respinge Tether

La holding valuta il club non meno di 2 miliardi di euro, forte di asset come stadio e tifosi a livello globale.

La posizione di Exor sulla Juventus è chiara e decisa: il club non è in vendita. La holding ha respinto con fermezza le avances, incluse quelle del gruppo Tether, confermando la volontà di non cedere alcuna quota della società bianconera. La decisione, presa all’unanimità dal Consiglio di amministrazione e ribadita dal presidente John Elkann, mette un punto fermo sulle voci di un possibile cambio di proprietà, sottolineando il profondo legame tra la famiglia e la squadra.

La valutazione del club

Alla base del rifiuto non c’è solo il legame affettivo, ma anche una precisa valutazione economica: per Exor, il valore della Juventus si attesta su una cifra non inferiore ai 2 miliardi di euro. Questa stima è supportata da un confronto con recenti operazioni nel calcio europeo, come quella che ha interessato l’Atlético Madrid, valutato circa 2,5 miliardi. A determinare la cifra concorrono non solo il valore della rosa, ma soprattutto il patrimonio infrastrutturale di proprietà, che include l’Allianz Stadium e la Continassa, il cui valore è stimato tra 450 e 600 milioni di euro. Un altro asset fondamentale, sebbene intangibile, è l’enorme base di tifosi a livello globale, con stime che parlano di quasi 8 milioni di sostenitori in Italia e oltre 500 milioni nel mondo, un capitale che conferisce al club una forza e un appeal unici.

Le prossime mosse di Tether

Nonostante il netto “no” ricevuto da Exor, le indiscrezioni di mercato non si placano. Secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza, il gruppo Tether, guidato da Paolo Ardoino, non avrebbe intenzione di abbandonare la partita. Sembra infatti che stia valutando la possibilità di un rilancio e, contemporaneamente, portando avanti una strategia per coinvolgere i piccoli soci della Juventus. Gli investitori restano quindi in attesa di possibili nuovi sviluppi, monitorando una situazione che, malgrado le smentite ufficiali, continua a tenere banco negli ambienti finanziari legati al mondo del calcio.