L’importante investimento estivo della Juventus per Loïs Openda, costato circa 50 milioni di euro, sta generando crescenti perplessità. L’attaccante belga fatica a trovare continuità e a esprimere il suo potenziale, alimentando dubbi sulla validità dell’operazione di mercato. La situazione è stata messa in evidenza dalle recenti scelte tecniche di Luciano Spalletti, che sembrano lanciare un segnale preciso alla società.
Una scelta tecnica che suona come un avvertimento
Le decisioni di Luciano Spalletti riguardo all’impiego di Openda non appaiono casuali. Schierare l’attaccante, a volte anche al posto di Yildiz, è interpretato come un modo per responsabilizzare il giocatore ma, soprattutto, per interrogare la dirigenza. Il messaggio del tecnico è forte e chiaro: un calciatore pagato una cifra così considerevole deve dimostrare il suo valore sul campo. Questa mossa mette pressione sia su Openda, chiamato a una reazione immediata, sia su chi ha avallato un esborso così oneroso. Il timore è che si possa ripetere un errore di valutazione simile a quello rischiato con Douglas Luiz nella passata stagione, anche se allora la campagna acquisti fu bilanciata da innesti azzeccati come Thuram e Kalulu. Quest’anno, invece, l’acquisto di Openda rischia di rappresentare un flop che non ha migliorato la qualità complessiva della rosa, mettendo in discussione le strategie di mercato estive.




