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Torchia (ag. Rugani): “Lui stringe i denti, Juve crede allo scudetto”

L’agente Davide Torchia elogia il sacrificio di Rugani, rimasto in campo nonostante uno strappo, e sottolinea la crescente fiducia della Juventus nella corsa scudetto, ispirata da una nuova mentalità.

Il momento positivo della Juventus, la gestione delle difficoltà e le ambizioni per il titolo sono stati al centro dell’analisi di Davide Torchia. L’agente di Daniele Rugani, intervenuto a Radio Bianconera, ha offerto il suo punto di vista sulla squadra guidata da Spalletti, sottolineando come la determinazione e l’attaccamento alla maglia siano elementi chiave nella corsa al vertice.

Il gesto di Rugani come simbolo di dedizione

Torchia ha svelato un retroscena riguardante Daniele Rugani, evidenziando il suo forte legame con i colori bianconeri. Durante un match di grande importanza, il difensore ha subito uno strappo nell’ultimo quarto d’ora ma ha scelto di rimanere in campo per aiutare la squadra. “Non è un atto eroico, ma un segnale forte di attaccamento”, ha spiegato l’agente, ricordando come Rugani sia l’unico giocatore della rosa attuale ad aver già vinto uno scudetto con la Juventus e nutra il forte desiderio di ripetersi. Questo episodio, secondo Torchia, dimostra la dedizione di un giocatore pronto a sacrificarsi per il bene del team.

La mentalità vincente e il sogno tricolore

L’agente ha espresso grande fiducia nelle possibilità della Juventus di lottare per lo scudetto. “Nell’ultimo mese vedo una squadra diversa, più determinata”, ha affermato, citando le prestazioni contro Bologna e Roma come prova di una crescita nella creazione di occasioni da gol. Nonostante gli infortuni, il gruppo sta dimostrando coesione e spirito di sacrificio, elementi che Torchia attribuisce alla leadership dell’allenatore. La squadra ha ora un’identità chiara e trasmette la sensazione di poter vincere ogni partita. La fame di vittoria di chi non ha mai conquistato un titolo è vista come una potente motivazione, paragonando l’attuale determinazione a quella della prima Juventus “avvelenata” di Conte.

Filosofia di mercato e uno sguardo al passato

In tema di mercato, Torchia ha condiviso una visione precisa: “I veri dirigenti bravi sono quelli capaci di valorizzare l’organico, non chi compra tanti giocatori”. Secondo lui, le squadre vincenti si costruiscono migliorando il materiale a disposizione, un compito ben più complesso del semplice acquisto. Infine, ha concluso con un confronto con le Juventus del passato, riconoscendo che “le squadre di Allegri erano superiori”, anche grazie a come venivano progressivamente rinforzate nel corso delle stagioni, suggerendo un modello di crescita a cui ispirarsi.