Al termine della partita persa per 2-1 contro la Juventus, l’attaccante del Cagliari Sebastiano Esposito ha espresso tutta la sua delusione, nonostante la soddisfazione per il secondo gol consecutivo. Le sue parole evidenziano il rammarico per un risultato sfumato a causa di alcune disattenzioni che, a suo dire, sono costate care alla squadra sarda.
L’ingenuità sul gol del pareggio
Il punto centrale dell’analisi di Esposito riguarda la rete del pareggio della Juventus. L’attaccante non usa mezzi termini per descrivere l’errore della sua squadra. “È davvero difficile fare un’analisi personale quando si perde”, ha dichiarato, sottolineando come la gioia per il gol sia annullata dalla sconfitta. “Sul primo gol preso dobbiamo essere più furbi, non si può prendere gol dopo 8 secondi da quando è ripreso il gioco”. Nonostante questo, Esposito riconosce i meriti della sua squadra, che ha disputato “una buona gara, aggressiva anche con una buona qualità a tratti”, una prestazione che però “per arrivare al risultato non è bastato”.
Il gol non è una priorità
Nonostante sia andato a segno per la seconda partita di fila, Esposito mette in chiaro quali siano le sue priorità. L’attaccante ha rivelato di aver avuto un colloquio con il suo allenatore durante le prime dieci partite in cui non riusciva a segnare, spiegando come vive il suo rapporto con la rete: “Per me il gol non conta, non vivo per il gol. Poi se arriva tanta roba ma devo pensare ad aiutare la squadra”. La sua filosofia è chiara e la ribadisce con forza, commentando l’esito della partita contro la Juventus: “Preferisco che la partita finisca 0-0 che 2-1 come oggi”.
Il lavoro ripaga
Interrogato sulla sua posizione più avanzata in campo, Esposito ha spiegato che le scelte tattiche vengono studiate dal mister per mettere in difficoltà gli avversari. I gol segnati contro Sassuolo e Juventus, molto simili tra loro, sono per lui una conferma del buon lavoro svolto. “Questi due gol mi danno ragione sul lavoro che sto facendo”, ha affermato, pur riconoscendo di dover “migliorare sicuramente nell’attacco l’area”. Un segnale di consapevolezza e un incentivo a continuare su questa strada per contribuire sempre di più alla causa del Cagliari.
