Radja Nainggolan torna a parlare del suo passato e della storica rivalità con la Juventus. Nel corso di un intervento a Radio Romanista, il centrocampista belga ha rievocato un episodio chiave della sua carriera alla Roma, legato a una controversa partita contro i bianconeri, svelando anche un aneddoto personale sul suo rapporto con Luciano Spalletti, attuale tecnico della Juventus.
Il ricordo amaro di una sconfitta
Il focus delle dichiarazioni di Nainggolan è la partita persa in rimonta dalla sua Roma contro la Juventus nel marzo del 2015. Un evento che, secondo il giocatore, segnò in modo indelebile la stagione e le ambizioni della squadra giallorossa. “Quella sconfitta ci prosciugò di ogni energia, fu un colpo psicologico devastante,” ha spiegato il centrocampista. “In quel momento abbiamo capito che non avremmo mai potuto vincere lo scudetto.” Le sue parole fanno eco a quelle di Francesco Totti, che al termine di quella stessa partita si espresse duramente contro la direzione arbitrale. A tal proposito, Nainggolan ha aggiunto: “Fecero bene a mandare lui a parlare, perché io avrei reagito anche peggio.”
Un retroscena inedito su Luciano Spalletti
Se il rapporto con il mondo Juventus è sempre stato conflittuale, quello con Luciano Spalletti è stato invece molto stretto. Nainggolan ha condiviso un curioso retroscena che testimonia il legame speciale con il tecnico che lo ha allenato sia alla Roma che all’Inter. “Nutrivo un profondo rispetto per lui, come allenatore e come uomo,” ha raccontato. “Ricordo che una volta, per evitare che mi distraessi, dormì per tre notti consecutive con me a Trigoria.”




