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D’Agostino: “Spalletti non pretende i giocatori, Conte sì”

Gaetano D’Agostino mette a confronto gli stili di Conte e Spalletti: uno diretto e esigente sul mercato, l’altro più diplomatico. Un’analisi delle loro diverse personalità e strategie manageriali.

In una recente intervista, l’ex centrocampista Gaetano D’Agostino ha offerto un’interessante analisi comparativa tra due figure di spicco del calcio italiano, Luciano Spalletti e Antonio Conte. Parlando a Cronache di Spogliatoio, D’Agostino ha messo in luce le profonde differenze caratteriali e gestionali tra i due allenatori, il cui confronto dialettico si accende in vista della sfida tra Napoli e Juventus.

Due approcci opposti al mercato

Secondo l’analisi di D’Agostino, la principale divergenza tra i due tecnici risiede nel loro approccio alle richieste di mercato. Da un lato, Antonio Conte viene descritto come un allenatore diretto e intransigente, che non esita a imporre le proprie condizioni alla società con un approccio quasi ultimativo: “o mi prendi i giocatori o me ne vado”. Al contrario, Luciano Spalletti adotterebbe una strategia meno frontale e più diplomatica. D’Agostino lo definisce un tecnico che “non pretende i giocatori, non batte i pugni”, preferendo una comunicazione che lui stesso definisce “più romanzata”. Questa differenza di stile, secondo l’ex calciatore, sarebbe stata una delle cause dietro l’addio di Spalletti al Napoli. L’allenatore di Certaldo, consapevole di aver raggiunto l’apice con la squadra partenopea e di fronte alle difficoltà nel ripetersi, avrebbe scelto una strada diversa anche a causa di “divergenze con De Laurentiis che pur essendo uno dei migliori presidenti in Italia non è una persona facile”.