In un’intervista concessa a Radio Firenzeviola, l’ex portiere della Juventus Rubinho ha condiviso alcuni ricordi legati alla figura di Fabio Paratici, dirigente con cui ha lavorato durante la sua esperienza a Torino. Le parole di Rubinho delineano il ritratto di un direttore sportivo molto vicino alla squadra e pienamente integrato nelle dinamiche quotidiane del gruppo.
Un dirigente dentro lo spogliatoio
Secondo il racconto dell’ex portiere, la forza di Paratici risiedeva nella sua costante presenza a contatto con i giocatori. ‘Ho un rapporto fantastico con lui, questo perché era sempre con noi’, ha spiegato Rubinho, sottolineando come il dirigente fosse una figura di riferimento quotidiana. La sua partecipazione non si limitava agli eventi ufficiali, ma si estendeva alla vita dello spogliatoio, inclusi gli allenamenti e le sedute di cure mediche. Insieme a Pavel Nedved, Paratici costituiva un punto di contatto diretto per la squadra, disponibile a dialogare su qualsiasi argomento, anche di natura extra-calcistica. ‘È uno che fa domande anche extra campo per capire come stai nel tuo privato’, ha aggiunto Rubinho, descrivendo un approccio umano e attento al benessere dei singoli.




