Livio Miretti, padre del centrocampista della Juventus Fabio Miretti, ha condiviso in un’intervista le sue riflessioni sul percorso del figlio, toccando temi come le recenti difficoltà, l’esperienza formativa al Genoa e l’orgoglio per i traguardi raggiunti in bianconero.
Dalle difficoltà al bisogno di continuità
Gli ultimi mesi non sono stati semplici per Fabio Miretti. Come raccontato dal padre Livio in una intervista a La Fedeltà, il giovane centrocampista ha affrontato un periodo complicato, segnato da un infortunio che lo ha privato di un finale di stagione importante e della possibile convocazione per il Mondiale per Club. Nonostante ciò, l’esperienza in prestito al Genoa è considerata molto utile: “Talvolta ha dovuto giocare in condizioni precarie ma non si è mai tirato indietro, perché Vieira credeva molto in lui”. Il ritorno in campo è stato una “bella sorpresa”, supportato dalle parole positive di Spalletti, che “ha parlato molto bene di lui”. Ora, sottolinea il padre, “gli servono un po’ di partite per trovare il giusto ritmo” e ritrovare la migliore condizione.
L’orgoglio di un padre
Per un padre juventino da sempre vedere il proprio figlio indossare la maglia bianconera è “qualcosa di magico”. Livio Miretti non nasconde l’emozione nel ripercorrere la carriera di Fabio, un percorso non facile data la concorrenza. Tra i ricordi più significativi spicca un momento speciale: “il giorno in cui la Juventus ha affisso la sua maglia in una bacheca che raccoglie tutti i grandi nomi che hanno tagliato il traguardo delle 50 presenze in bianconero. È stata un’emozione vera, perché tra i campionissimi di sempre c’era anche il nostro cognome”.




