Il commissario tecnico del Portogallo, Roberto Martínez, ha recentemente offerto una prospettiva interessante sulla longevità agonistica di Cristiano Ronaldo. In un’intervista concessa al quotidiano spagnolo Marca, l’allenatore ha analizzato la mentalità dell’ex attaccante della Juventus, spiegando come il suo approccio alla carriera non sia legato a un’ossessione per i traguardi numerici, come l’obiettivo dei 1000 gol.
Presente e fame di vittoria: la filosofia di CR7
Secondo Martínez, la straordinaria condizione psicofisica di Cristiano Ronaldo deriva dalla sua capacità di concentrarsi esclusivamente sul presente. “Il suo segreto è cercare di essere il migliore ogni giorno”, ha sottolineato il ct, descrivendo un atleta che non si lascia condizionare da proiezioni future o dall’ansia di battere nuovi record. L’eventuale raggiungimento di traguardi storici sarà una naturale conseguenza del suo percorso, non un obiettivo imposto. La mentalità del campione portoghese è ciò che continua a renderlo un punto di riferimento. Martínez ha rivelato di basare le sue convocazioni su tre pilastri: talento, esperienza e atteggiamento. Proprio l’atteggiamento di Ronaldo, la sua fame contagiosa e l’esigenza che impone a se stesso per il bene della squadra, sono gli elementi che lo mantengono al vertice. I numeri, del resto, confermano la sua centralità nel progetto tecnico: con 25 gol segnati in 30 partite nel ruolo di centravanti, il suo contributo rimane decisivo.




