Yildiz non basta, la Juventus fatica a trovare la via del gol
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Analisi degli episodi arbitrali in Juventus-Cagliari: tre decisioni chiave sotto la lente

La sfida tra Cagliari e Juventus è stata caratterizzata da tre momenti cruciali in area di rigore. Esaminiamo nel dettaglio le decisioni arbitrali che hanno fatto discutere i tifosi.

La partita tra Juventus e Cagliari è stata teatro di diversi episodi arbitrali che hanno richiesto un’attenta valutazione. Tre situazioni specifiche, due nell’area bianconera e una in quella rossoblù, hanno generato proteste da entrambe le parti. In ogni circostanza la decisione del direttore di gara si è dimostrata corretta dopo un’analisi approfondita.

Gli episodi chiave della partita

Le discussioni sono iniziate quasi al fischio d’inizio. Durante il primo minuto di gioco, gli ospiti guidati da mister Fabio Pisacane hanno reclamato un calcio di rigore per un contatto in area juventina tra Palestra e Kostić. Tuttavia, l’arbitro ha giudicato falloso l’intervento del giocatore del Cagliari, invertendo la prospettiva dell’azione. Poco più tardi, al 23′, è stata la Juventus a chiedere la massima punizione. Un cross dalla destra di Yildiz ha portato a proteste per un presunto tocco di mano da parte di Luperto. Le immagini hanno però fugato ogni dubbio, mostrando come il pallone avesse colpito la schiena del difensore e non il braccio, confermando la bontà della decisione arbitrale di lasciar proseguire.

Ancora un rigore

L’ultimo episodio controverso è arrivato in pieno recupero, al 92′. In seguito a un colpo di testa in area, Gaetano ha protestato vivacemente per un presunto tocco con il braccio da parte di Miretti. Anche in questa occasione, i replay hanno chiarito la dinamica, evidenziando l’assenza di un contatto irregolare e chiudendo definitivamente la questione sui presunti rigori.