Una Juventus dai due volti espugna il campo del Pisa con un 2-0 maturato nella ripresa, al termine di una partita complessa e per lunghi tratti sofferta. Dopo un primo tempo abulico e un avvio di secondo tempo da incubo, con due legni colpiti dai padroni di casa, la squadra di Spalletti ha trovato la forza di reagire grazie ai cambi, dimostrando un cinismo che si è rivelato decisivo per la vittoria.
Le scelte iniziali e un primo tempo incolore
Per la sfida contro il Pisa, Spalletti si affida a un 3-4-2-1 con Di Gregorio in porta, protetto dal terzetto difensivo Bremer, Kalulu e Kelly. Sulle fasce agiscono Cambiaso e McKennie, mentre la coppia Thuram-Locatelli presidia la mediana. In avanti, Yildiz e Koopmeiners hanno il compito di supportare l’unica punta Openda. La prima frazione di gioco è però deludente per i bianconeri, che faticano a costruire gioco e a rendersi pericolosi. La manovra risulta lenta e prevedibile, producendo solo un’occasione per McKennie e un tiro alto di Yildiz. Con il passare dei minuti, il Pisa prende coraggio e fiducia, chiudendo il tempo in crescendo e sfiorando il vantaggio con una clamorosa traversa che fa tremare la difesa juventina.
I cambi di Spalletti ribaltano la partita
L’inizio della ripresa è ancora più difficile per la Juventus, che subisce l’aggressività del Pisa e rischia di capitolare in due occasioni, salvandosi solo grazie a un palo. La scossa arriva dalla panchina: Spalletti inserisce Jonathan David e Zhegrova al posto di Openda e Locatelli. Le nuove energie, in particolare la vivacità del kosovaro, cambiano l’inerzia del match. La Juventus ritrova coraggio e colpisce a sua volta un palo con Kelly. Il gol che sblocca la partita arriva grazie a un inserimento vincente di Kalulu, abile e fortunato a finalizzare una buona trama offensiva. Il Pisa accusa il colpo e nel finale subisce il raddoppio: Yildiz chiude i conti in contropiede al termine di una rapida azione avviata da Miretti, con il VAR che conferma la regolarità della rete dopo un lungo controllo.




