La vittoria della Juventus contro la Roma del 20 dicembre all’Allianz Stadium, terminata 2-1, si arricchisce di nuovi dettagli provenienti direttamente dal campo. Oltre ai gol di Conceicao e Openda, che hanno reso inutile la rete di Baldanzi e consolidato la seconda vittoria consecutiva per i bianconeri, sono emersi momenti inediti che svelano la tensione e le emozioni vissute dai protagonisti prima, durante e dopo la partita. Come quelli di mister Luciano Spalletti.
L’incontro tra passato e futuro e la stima tra i tecnici
Prima del fischio d’inizio, il tunnel che conduce al terreno di gioco è stato teatro di un momento significativo per i tifosi juventini. Kenan Yildiz, attuale numero 10, ha scambiato un caloroso abbraccio con Paulo Dybala, che quel numero lo ha indossato in passato, creando un ponte simbolico tra il presente e il futuro del club. Un altro gesto di grande sportività ha visto protagonisti i due allenatori, Luciano Spalletti e Gian Piero Gasperini, che si sono salutati con un abbraccio carico di stima reciproca prima di posare per i fotografi, un momento che il tecnico bianconero ha definito con una sola parola: “Meraviglia!”.
La tensione in campo e le direttive dalla panchina
La partita è stata vissuta con grande intensità anche a bordo campo. Spalletti ha da subito cercato di scuotere la sua squadra, apparsa “timorosa” nei primi minuti, incitando i giocatori a “giocare in avanti” e fornendo indicazioni precise a Openda e Thuram. La tensione è salita al 31′, quando la Roma ha protestato per un contatto in area tra Bremer e Pellegrini. Il giocatore giallorosso ha lamentato un pestone, supportato da Cristante, ma Locatelli ha subito allontanato ogni dubbio parlando con l’arbitro Sozza, che ha lasciato proseguire. A sbloccare il risultato è stato Conceicao, che dopo il suo diagonale vincente ha esultato con grande adrenalina. Successivamente, lo stesso Conceicao ha avuto un confronto con il direttore di gara, ammettendo la correttezza di un’ammonizione ricevuta in precedenza.
Emozioni, applausi e un finale concitato
Il secondo tempo si è aperto con un toccante coro della Curva in memoria di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, i due giovani del settore giovanile scomparsi il 15 dicembre 2006. Al minuto 56, l’Allianz Stadium ha tributato una sentita standing ovation a Paulo Dybala al momento della sua sostituzione. La partita è rimasta viva fino alla fine, con la Juventus che ha sfiorato il 3-1 con Yildiz, il cui tiro si è stampato sul palo sotto lo sguardo di Del Piero, che un istante prima aveva sussurrato “3-1”. Nel finale, la gestione dei cambi è diventata frenetica. Spalletti, in dialogo con il suo staff, ha vissuto con apprensione gli ultimi minuti, fino a richiamare duramente Kostic, colpevole di un atteggiamento troppo passivo prima del suo ingresso in campo: “Ma vuoi giocare o no? Ma cosa fai?”.




