Le recenti prestazioni di Federico Bernardeschi hanno riacceso i riflettori sulla sua carriera, portando Leonardo Semplici, suo allenatore ai tempi della Primavera della Fiorentina, a condividere una riflessione sul percorso del giocatore. In un’intervista a Tuttomercatoweb, Semplici ha analizzato le tappe della crescita dell’esterno, soffermandosi in particolare sul suo discusso trasferimento alla Juventus.
Dalla Primavera ai grandi
Semplici ha ricordato gli esordi del talento classe ’94, avendolo allenato per due anni nelle giovanili viola. “Ho avuto il piacere di allenarlo per due stagioni,” ha spiegato, descrivendo un primo anno di adattamento segnato da una crescita fisica notevole e da uno stop di cinque mesi. “La seconda stagione fu invece quella della consacrazione,” ha continuato Semplici. “Lo nominai capitano e rispose segnando 22 gol in campionato. Lì iniziarono a emergere chiaramente le sue qualità, attirando l’attenzione di molti club e della prima squadra.” Quel periodo, secondo il tecnico, fu il trampolino di lancio per una carriera importante.
L’esperienza alla Juventus: una tappa fondamentale
Interrogato sulla validità della scelta di Bernardeschi di lasciare la Fiorentina per la Juventus, Semplici ha respinto con decisione l’idea che sia stato un passo falso. “No, non credo affatto,” ha affermato con convinzione. Secondo l’allenatore, l’esperienza a Torino è stata cruciale per la sua maturazione. “Alla Juventus si è ritagliato il suo spazio, nonostante la grande concorrenza,” ha sottolineato. “Proprio durante la sua permanenza in bianconero ha conquistato un posto stabile in Nazionale ed è diventato campione d’Europa. Il suo percorso è stato coerente con le ambizioni e le qualità che già mostrava da ragazzo.”




