Secondo l’esperto di mercato Moretti. il futuro di Weston McKennie alla Juventus è avvolto nell’incertezza. Nonostante il centrocampista americano sia uno dei protagonisti della stagione bianconera, apprezzato per la sua duttilità e il rendimento costante, la sua permanenza a Torino è tutt’altro che sicura. Il contratto che lega il giocatore alla Juventus scadrà il 30 giugno, una data che si avvicina rapidamente e che apre a nuovi scenari di mercato.
Un ostacolo sulle commissioni
La negoziazione per il prolungamento del contratto di McKennie ha subito una brusca frenata. Dopo aver raggiunto un’intesa di massima per un accordo fino al 2022, la trattativa si è arenata su un dettaglio economico non trascurabile: le commissioni richieste dall’entourage del calciatore. Questo scoglio ha di fatto congelato ogni progresso, lasciando la situazione in una fase di completo stallo e rimettendo in discussione la permanenza del texano a Torino.
Il richiamo degli Stati Uniti
A complicare ulteriormente i piani della Juventus è subentrata una nuova variabile: la volontà dello stesso McKennie. Secondo recenti indiscrezioni, il centrocampista sarebbe fortemente tentato da un ritorno negli Stati Uniti. Diversi club della MLS starebbero infatti corteggiando il giocatore con insistenza, prospettandogli un ruolo da protagonista in patria, un’opzione resa ancora più affascinante dalla prospettiva di giocare i Mondiali in casa.
McKennie e la strategia della Juventus
Dal canto suo, la Juventus non ha ancora abbandonato le speranze di trovare una soluzione. Forte della stima che l’allenatore Luciano Spalletti nutre per il giocatore, il club bianconero confida di poter risolvere la questione. Tuttavia, l’incertezza della situazione ha spinto la dirigenza a guardarsi intorno, esplorando piste alternative per il centrocampo. In questo contesto, si fa sempre più concreto l’interesse per Davide Frattesi, individuato come possibile rinforzo qualora l’addio di McKennie dovesse concretizzarsi.




